venerdì 4 aprile 2014

MIRACOLO UOMO - Miracleman in edicola!



Oggi, ho trovato in edicola (dovrebbe essere lì dal 27 di Marzo) il primo numero di Miracleman!
A tutti i miei studenti (vecchi, nuovi e… futuri…) ANDATELO A PRENDERE…. Siete ancora lì?
Sono le undici di sera?
Non è una scusa!

Ma perché è da prendere?
Va beh, parliamone…





Miracleman è un personaggio pacco che nasce nel Regno Unito nel 1953… solo che non si chiamava Miracleman ma Marvelman.
Personaggio pacco perché era uno dei tanti supereroi cloni di Superman che era anche peggio perché era clone di Capitan Marvel - il formaggione rosso… questo qui:




… del quale  non era nemmeno riuscito a copiarne l’iconicità ma solo il nome.
La storia? La stessa: un grande personaggio/mago/astrofisico, che conosce le leggi dell’universo, dona a un ragazzino la parola magica per diventare un supereroe.

Realistico come un piatto di spaghetti cucinato bene in un ristorante di Las Vegas.

Ma, e dico  MA, nel 1982, Alan Moore (e dico ALAN MOORE) ne fa una nuova versione… anzi, lo prosegue (un po’ come nel 2005 hanno rilanciato, proseguendolo, Doctor Who… ach! ‘sti inglesi!) non solo scrivendo storie galattiche, ma RICOSTRUENDO COMPLETAMENTE LA LOGICA DEL SUPEREROE! (e dico RICOSTR--- vabbé, avete capito).
  


Insomma, Moore ci mette mano e ne fa un fo##uto miracolo.
Anche nel nome, indirettamente.
Sì, perché lui lo pubblica sulla rivista Warrior, della Quality Communications, come Marvelman (il nome originale) ma è talmente überfigo che lo notano in America i tipi della Eclipse e lo ripubblicano negli USA e lì la casa editrice MARVEL si incazza.

‘Ché non puoi pubblicare un personaggio che si chiama MARVELman in America se c’è una casa editrice MARVEL e non è lei a editarlo e, per buon vivere (leggi: per evitare una causa legale della mado##a), l’Eclipse ne cambia il nome in Miracleman (che, comunque, per me è anche più figo, come nome, e più adatto a quello che ne scrive Moore… ma tant’è).

Comunque, Moore si incacchia con la Marvel e giù di casini.
Ma questa è una storia già raccontata.
I diritti del personaggio si bloccano e per un po’ si pensava che non saremmo riusciti a vederlo ripubblicato e invece… TA-DAAA!
La MARVEL lo ripubblica in America e la PANINI lo riporta in Italia (sì, la Marvel per una questione di diritti che… vabbé, è una storia lunga… comunque alla fine era di Neil Gaiman e adesso lo pubblica la Marvel).


Il principio è:
Moore scrive Miracleman e lo scrive BENISSIMO.
Poi lascia le redini a un personaggino di nome NEIL GAIMAN che lo scrive benissimo!
I disegni sono in mano a Garry Leach (non male) e poi a un tipino di nome ALAN DAVIS e poi a un altro di nome MARK BUCKINGHAM… e che cacchio volete di più?

(per dire... una copertina di BARRY WINDSOR SMITH di un numero scritto da GAIMAN... #soncosebelle!)


Insomma, se non ci fosse stato Miracleman non sarebbe cominciata la rivoluzione dei supereroi e non ci sarebbe stato Watchmen!

Adesso la Panini porta in edicola la serie scritta da Moore e poi da Gaiman (potete fare la ola).
(Basta con la ola).
(Vabbé, ancora un po')
(Basta.)

...

L’edizione che trovate in edicola?
La Panini la pubblica con tre copertine.

Una di Joe Quesada (a prezzo di lancio 1,99 euri):



Una di Leinil Francis Yu:




e una metallizzata bombata esasperata di Jerome Opeña:
  


L’albo presenta l’edizione rimasterizzata della Marvel.
Per intender-vi…
L’edizione originale su Warrior, in bianco e nero:




L’edizione della Eclipse in albi, ricolorata:




L’edizione dell’Eclipse in volume, ricolorata meglio:



L’edizione della Marvel rimigliocolorata:




Non è affatto un brutto albo (anche se avrei preferito la copertina cartonata più spessa dei supereroi Marvel) e ci sono un po’ di editoriali che spiegano tante cose.
Ma c’è un pezzo finale di Nicola Peruzzi (credo di capire) che  parla dell’assenza dalle edicole italiane di Marvelman e Miracleman dicendo che è stato pubblicato solo dalla EDIT EUROPA nel 1965…



… ma non cita l’edizione della MAX BUNKER PRESS:



Non so perché, ma forse intendeva dire che il personaggio “originale” non è mai stato pubblicato in Italia se non nella edizione pirata della Edit… ma lui parla proprio di Miracleman… non di Marvelman… non so, non l’ho capito.

Comunque, compratelo, leggetelo.
Amate MOORE e lui vi ricompenserà ogni giorno della vostra vita di amanti dei fumetti.
Sì, è un po’ datata la prosa… e c’è tanto testo, ma LEGGETE quelle grandi parole, quelle citazioni di Nietzsche e capite come Moore, agli albori, quando ancora doveva padroneggiare al meglio la penna, fosse già un grande!

Che poi il numero due dovrebbe avere questa copertina di Alan Davis…



… e forse questa variant di Arthur Adams (sbav).



Se non avessi letto Miracleman nell’edizione del 1992 della Max Bunker Press forse non ci sarebbe stato mai un MANf.

Ok, un po' di immagini (omaggi e variant covers)...






2 commenti:

  1. Ritirato giusto stamattina.
    Ovviamente, per l'apporto di Davis. Da amante delle (vecchie) cover originali (e non troppo delle variant, omaggio dei super-disegnatori moderni) ne avrei preferita una sua, ma mi rifarò fortunatamente col prossimo numero.
    Per questa mi sono "accontentato" di Lenil. C'è ben poco da discutere. Perché è Lenil.

    C'è anche poco da discutere sul fumetto, ma secondo me non è un opera "per tutti".
    Fa' molto figo, e quasi fumettista-colto dire di aver letto/leggere autorono come Moore, Gaiman, Morrison.. ma la verità è che solo un buon 30% ne capisce la forza e li apprezza.
    MiracleMan potrebbe essere una buona scaletta per abbordare, poi, titoli più spessi e significativi dei suddetti scrittori.

    Va comunque detto e ricordato che E' UN FUMETTO DATATO.
    Non va dato per scontato un facile approccio o una facile lettura.

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    1. Eh, infatti lo segnalavo che datato è datato... ma è seminale e fondamentale e geniale :-)

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