martedì 16 settembre 2014

Doctor Who 8x04 - la MANfCensione


C’è qualcosa che sbava sotto al letto (Something under the bed is drooling).
È l titolo di un volume di Calvin e Hobbes.
Raccolta di strisce nella quale sono presenti, ovviamente, numerose battte a tema “bambini che temono che qualcosa si nasconda sotto i loro letti”.


Watterson è un genio e ha affrontato meglio il tema, a  mio avviso.

Questa puntata del Doctor Who ha un che di interessante ma prosegue secondo me sul “meeh” senza riuscire a raggiungere il “wow!”.

È un giudizio personale, senza dubbio… ma vado a spiegarlo.

Da qui gli spoiler.




La prima scena si apre su un’immagine fortissima.
Ma figa veramente.



“Poi lui rovina tutto, comincia a parlare” (cit.)
Fondamentalmente ho trovato quel monologo inutile ma ho capito lo spirito e sono andato avanti.

Questa puntata, la 4a della stagione, è fondamentalmente una lunga ricerca interiore del Doctor.
Riassumibile così:
“Sono il Doctor, devo ritrovare me stesso e quindi comincio a interrogarmi sulle cose che faccio.
La prima domanda è: perché ho imparato ad accettare le mie paure?”.

La risposta breve è: “Perché la paura aiuta a correre… basically RUN!

Onestamente il problema più forte di questa puntata è che non succede niente.
Che può essere anche il suo punto di forza.

Ne si evince però che:
Moffat ama gli astronauti (o “le tute da”) e cerca di infilarli dove può.





Moffat sta cercando di fare di Clara la sua Rose, a cominciare dal fidanzato di colore, pieno di paure che alla fine diventa un soldato, fino ad arrivare a trasformarla nel punto focale della scena del granaio.

Non ho ancora capito se la cosa mi piaccia (ma io odio Rose, quindi non faccio testo).

Qui, Clara si trasforma da figura di “frutto che non colsi e per il quale sono zerbino” in una definitiva figura materna. Freud ci andrebbe a nozze, insomma.

Comunque Moffat è bravo… molto belle le discussioni sulla paura e bello il giro temporale di Clara e i vari Pink

Un po’ deludenti certi passaggi.
Tipo la figura sotto le coperte (vabbé, lo dice che è un bambino, ma è una "sola", comunque.

Ma cosa mi ha fatto più arrabbiare?
La mania di Moffat di fregarsene dei presupposti passati.

Il pianeta alla fine di tutto l’avevamo già visto (in una puntata bellissima che segnava il ritorno del Master) e qui riciccia fuori lo stesso concetto, fregandosene che fosse già stato usato (anche solo un accenno!).

Inoltre il cosa ci muova quando non guardiamo è:
I Silenti, di cui ci si dimentica appena si smette i guardarli e i Weeping Angels, che si muovono quando non li guardi… insomma, non è una domanda sulle paure primordiali ma un rielaborare lo stesso concetto in modi differenti e, sinceramente ormai deludenti.


Cioè, ho il serio dubbio che Moffat non abbia nulla di nuovo da dire (ma sono pronto a ricredermi, come è successo alla fine della 7a stagione ).

Mentre mi ha messo la scimmia addosso (per la prima volta da che è iniziata questa stagione) l’anteprima della prossima puntata.
Scritta da Moffat e Steve Thompson, altra accoppiata da Sherlock, sarà all’altezza?

Comunque, è un’idea mia o il Doctor bambino aveva i capelli di Tennant?


Per la serie "Doctor Who che tutti vorremmo vedere"...


Beh, più o meno, ma la cosa incredibile è che: questo qui sopra è un dolce!

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