Ok.
A me Mark Gatiss piace.
Chi è?
È un attore e sceneggiatore.
Per intenderci è Mycroft Holmes nel bellissimo Sherlock, è coautore dello stesso telefilm con Moffat…
ed è quello che ha scritto questo episodio di Dr. WHO.
Cioè… è anche quello che ha scritto la bella storia (leggerina) in cui l’appena nato Doctor Eleventh incontrava Churchill e faceva andare gli Spitfire nello spazio.
Quello che ha fatto finire il Doctor in una inquietantissima casa di bambole.
Quello che ha fatto incontrare il Doctor con l’ultimo guerriero di Marte.
Ha scritto anche il commoventissimo An Adventure in Space and Time, la storia della nascita del Doctor... un bellissimo film TV che vi consiglio caldamente se amate Doctor WHO.
Allora, c’è da chiedersi… perché ha scritto questo episodio?
Io vi chiedo invece: perché a gente lo sta odiando tanto?
Da qui gli spoiler.
La storia è la seguente:
Doc chiede a Clara dove voglia andare… domanda che spesso il Doctor fa ai suoi companion ma che spessissimo li fa finire in posti ben diversi da quelli che essi vorrebbero.
Clara proferisce: “So che mi dirai che è una leggenda e che non è mai esistito ma io voglio conoscere Robin Hood.”
E il Doctor: “È una leggenda e non è mai esistito!”.
Insomma, l’episodio parte dichiaratamente con un gioco.
La sorpresa è che Robin, invece esiste ed esiste proprio come lo descrivono le leggende…
Troppo allegro, Troppo bello… troppo finto!
Tanto che, per tutto l’episodio, il Doctor cerca un deus ex machina per definirne la finzione.
“È un robot” è la scusa più accreditata.
Da cui il bel titolo "Robot of Sherwood" che ci fa pensare che effettivamente possa essere tutto un banale parco di divertimenti del futuro (come dice il Doctor).
Invece no… Robin è vero… è la spiegazione è BELLA (sì, non mi vergogno di affermarlo).
“Quando i tempi lo richiedono gli eroi arrivano.”
Solo che non è espressa così.
(sic)
Il gioco è voluto per tutto il tempo.
È un modo di Gattis per dire che il Doctor Who è degno di stare tra i classici come Robin Hood.
Io l’ho apprezzato.
Ho trovato anche molto triste lo sguardo di Robin quando scorrono sul video le sue leggende.
Qual è il problema di questa puntata?
Onestamente mi sembrava di trovarmi ad assistere a un episodio di Star Trek, la serie originale... di quelli dove appare Apollo...
o in cui Kirk, Spock, McCoy e Chekov si ritrovano a interpretare la parte della banda Clanton nella sfida all'O.K. Corral.
Insomma, roba volutamente MOLTO naif.
Lo spirito del Doctor del passato… ma ce n’era bisogno?
In un momento in cui il doctor è ancora alla ricerca di se stesso (e lo è anche il pubblico) questa interpretazione è stata forse un po’ rischiosa.
Io amo Gattis e amo Ben Miller (grande attore che ho conosciuto grazie al pessimo – stagione dopo stagione, era partito bene – Primeval) che qui ha interpretato Lo sceriffo.
Ben Miller in Primeval
Ben Miller che segue gli istinti primordiali...
When Things Were Rotten
(in Italia: Le rocambolesche avventure di Robin Hood contro l'odioso sceriffo)
Grande sigla!
Eppure nessuno dei personaggi è stato tradito.
Le spiegazioni funzionano (sì, alcune cose senza senso ma ne parlo più avanti).
L’idea è carina.
Mi trovo a pensare che se al posto di Capaldi ci fosse stato Smith nessuno avrebbe protestato.
Monsieur de La Palisse dice: "Capaldi è molto bravo!"
E qui interpreta un Doctor Who che si sente fuori posto in un modo così magistrale che fuori posto sembra trovarcisi lui.
Il gioco infantile con Hood per fare colpo su Clara è ridicolo… quello sì.
Perché non ci piace questo Doctor per ora?
Ve lo dico io.
Perché non ha uno scopo.
Riflettiamo su Smith:
Appena nasce c’è la storia della crepa nel muro e capiamo dall’inizio che quello è il grande mistero.
Non e parla con Amy ma lo fa vivere molto allo spettatore.
Il mistero gira attorno ad Amy e capiamo perché se la porta dietro (sì, anche perché è gnocca, ma in verità il discorso è la crepa nella Realtà).
Poi, dopo la Pandorica, c’è l’astronauta che gli spara ma ce lo perdiamo per strada perché il vero mistero è cha Amy è incinta ma non lo è (e il doctor è preoccupatissimo e lo nasconde a lei).
Poi deve spiegarsi chi sia Clara e se la porta dietro… The Impossible Girl… deve svelarne il mistero e se la porta dietro per questo (sì, anche perché è gnocca, ma in realtà il discorso è la sua presenza in diversi archi temporali).
Ok… adesso sappiamo chi è la Impossible Girl… perché se la porta dietro (a parte che è… beh, l’abbiamo capito…) è questo il problema… lui la patisce ma non si capisce perché.
Sta andando in giro senza un motivo.
Eppure, l’avevamo… dovevamo salvare Gallifrey… che fine ha fatto questa motivazione?
Onestamente qui abbiamo cercato di calate sul tavolo il discorso di una nuova motivazione: “Di nuovo il paradiso!” tutti i robot cercano il paradiso… sì, ma onestamente…
non ce ne frega nulla!
Sarà che lo ricercano i personaggi più ridicoli...
Stabilito che solo Tennant poteva permettersi di avere una companion carismatica ma non gnocca…
Donna era magnifica, ma l’aspetto era quello che era… però vi immaginate come farebbe correre a gambe levate Smith e come cazzierebbe Capaldi?
Qui, purtroppo abbiamo Capaldi che si è reso ridicolo dichiarando il suo amore a Clara, venendo rifiutato (“non sei più quello di una volta!”) è facendo la figura del rimbambito… adesso nessuno riesce a prenderlo sul serio e lui se ne rende conto… un vecchio che ha fatto la figura da scemo ed è imbarazzato e zerbino/servo della gleba con Clara.
Così lo stiamo vivendo.
Ci servirebbe un bel colpo di scena… una puntata in cui il nuovo Doctor distrugga un esercito con un bluff… faccia esplodere un pianeta con una parola solo per rimetterlo a posto dieci secondi dopo… in cui dimostri inequivocabilmente che lui è il fottuto DOCTOR WHO!, cazzo…
Non una puntata in cui giochi a chi eiacula più lontano con l’arco contro a Mr. Nice Guy.
PARTI VERAMENTE BRUTTE:
"Sono il dottore, non ho bisogno di una spada perché qui ho il mio cucchiaio!"
("Have no sword. I don’t need a sword. Because I am the Doctor and this is my spoon! En garde!")
Giuro, per un attimo mi era piaciuto... prima del cucchiaio... per un attimo avevo creduto in un bel discorso... ma poi sono arrivati il cucchiaio e l'imbarazzante duello....
La scena finale con la freccia d'oro scagliata contro... il telaio di un razzo stellare (?)... per "aggiungere l'oro che manca al motore"?
A parte che è IDOTA come scena...
ma... cioè... non hanno abbastanza oro, quindi la nave esploderà... ne manca un tot percento e quel tot percento è solo UNA DANNATISSIMA freccia?
quindi (i robot) potevano usare i cacchio di vassoi d'oro che sono stati utilizzati per deviare i raggi laser... e comunque se il 17% per cento dell'oro mancava (non ho voglia di controllare, mi pare che fossero carichi all'83%) era "una freccia d'oro", significa che l'equivalente di TUTTO quello che serviva erano in grado di recuperarlo in... circa mezza giornata di razzie!
E, poi, non è che lo gettassero in un calderone, ma ci stampavano dei circuiti... gettarlo così nei motori (colpendo la paratia esterna) a che cacchio serve?
E, NO, neppure ha senso se consideriamo che volesse SOLO far trovare loro la velocità di fuga per uscire dall'atmosfera.
Per favore!
(che tra l'altro col peso specifico dell'oro, lanciare una freccia di quel materiale così in alto è pressoché impossibile con un arco.. almeno una balestra... ma qui è sottilizzare...)
Il Doctor che usa frecce truccate per battere Robin alla gara... cioé, ma che, davvero?
Non si può sentire.
Ai fini della metatestualità dell'eroe che è un eroe in tempi di necessità, avrei preferito davvero che il Doctor fosse bravo con l'Arco perché è bravo e basta (se è uno spadaccino così... un cucchiaino così... vabbé... lasciamo perdere).
Oppure un misterioso finale del tipo "ma come facevi a...?" e lui che sorrideva e rientrava nel Tardis.
Bah... Moffat ha la colpa perché è lo Script Leader... però mi aspettavo di meglio da Gattis.
Rimandiamo di nuovo il giudizio alla prossima puntata (che mi ispira poco).
E, per la serie: "i Doctor che tutti vorremmo vedere!" (?), dopo l’Inspector Spacetime e il Doctor Nathan Fillion, eccovi il Doctor Rowan Atkinson!
Ah, ma in realtà c’è già stato.
Per chi non lo sapesse, è con una parodia del Doctor Who che Moffat ha colpito l’attenzione e si è fatto assumere alla BBC.
Non avete mai visto Doctor Who and the Curse of Fatal Death?
Eccovelo qui con i sub in Italiano.
E qui, senza sub ma a una qualità migliore (per godersi le rigenerazioni ^__^)
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