sabato 28 giugno 2014


Purtroppo sono incasinatissimo in questi giorni e, non potendo scrivere nuovi post, vado avanti con il recupero delle recensioni postate a suo tempo su FaceBook.

Visto che tutti sono in sollucchero per l'annuncio ufficiale di Pacific Rim 2, ripesco quindi la mia vecchia rece di Pacific Rim 1.

... a voi!

La MANfCensione - recupero 2


PACIFIC RIM (tutto in maiuscolo perché sono grossi)
LA MANfCENSIONE (la recensione del MANf) - sì, qui ho coniato il nome , N.d.M.

SPOILER a catinelle
Come sempre
Ma ormai l’avete visto tutti questo film (o no?)

E, quindi, il film!



Giudizio secco: è un bel film.
Lo è di più se ti piace il genere.
È un capolavoro?
No… secondo me no.
Perché, di nuovo, poteva essere migliore, potevano evitare un sacco di fregnacce e ha il limite, serio, del genere… genere che non è quello della fantascienza ma quello dei “robottoni”.

Detto ciò, pronti a sorbirvi al mia solita pappardella?
Eccoci.




Intanto ci ho messo un sacco di tempo ad andare a vederlo.
Questo ha contribuito a creare un’enorme aspettativa a causa di tutti gli amici che ne parlavano in modo entusiastico.
Non avevo proprio “la scimmia”… ma quasi.
Però… però… ormai chi ha letto le mie passate recensioni lo sa… io sono un rompiballe… in cerca di cose che funzionino a prescindere… è "Pacific Rim"… in realtà… non funziona su molti punti che però fan parte delle licenze poetiche del genere (e quindi van benissimo), ha delle cose figherrime come film, caratterizzazioni, e trovate… ma ha anche delle cose che non funzionano a prescindere e, per quanto questioni di lana caprina, un po’ di fastidio queste cose me l’hanno dato.

Premetto (già premesso, quindi ripremetto) il film è un bel film.

Comunque.

Forse e soprattutto per una cosa: Del Toro ama il genere e lo fa capire in tutto e per tutto e, SONO CERTO, il 99% delle cose che non funzionano sono, per una volta, scelte consapevoli.
“Non ha senso? Chissenefrega?” che è uno dei principi fondamentali della narrazione.
“Non fidarti della storia ma solo del narratore.” Dice Neil Gaiman in un racconto di Sandman… e qui ci piace.
In Pacific Rim ci piace farci portare per mano in una fiaba divertente, ben narrata, con momenti incredibili quanto tagliare la pancia del lupo e farne uscire ancora vive la nonna e Cappuccetto Rosso.

Però alcune cose sono senza logica o, peggio, (e questo mi dà davvero fastidio) sono deus ex machina per uscire da situazioni che non si sapeva come risolvere.

Premessa doverosa.
I robot giganti sono una cazzata senza senso.
Onestamente.
Lo so io, lo sapete voi, lo sa chiunque ne abbia mai immaginato uno.
Personalmente ho gestito per anni un fumetto pieno di robot giganti, quindi so di cosa parlo.
Però sono fighi… porca pupazza quanto sono fighi.
Sono forse più fighi dei dinosauri che sono già fighissimi.
Quindi se li uniamo otteniamo una figaggine al quadrato… e dai tempi dei lavori di Go Nagai (Mazinger e C.) questa cosa scuote l’animo di qualunque bambino (cresciuto o no) che non sia vuoto come un futuro Serial Killer incapace di empatizzare (cit. Dexter 8^ stagione).

Però i robot giganti non hanno senso.
Ma il bello della “sospensione dell’incredulità” è questo.
Non ha senso ma mi piace.

Onestamente: se prendessi una petroliera (intesa come una nave, non come padrona di pozzi di petrolio) e la sollevassi per un quarto della sua lunghezza per usarla come mazza da baseball contro un mostrone gigante, non riuscirei nemmeno a sollevarla perché si spezzerebbe.
La struttura non reggerebbe.
Ma sapete? Chissenefrega! È una figata e ci piace così.

A mio avviso, nella sospensione dell’incredulità tirata così tanto, questo film ha il suo più grande punto di forza e, allo stesso tempo, il suo tallone d’Achille.
Mi spiego.

Cosa bella, ma veramente bella, sono le strutture CREDIBILI e pesanti di questi robot.
La regia e gli effetti speciali, riescono a farci sentire il peso di queste tonnellate di metallo.
Il braccio sollevato di Gipsy Danger per tirare un pugno alla Bud Spencer, pare davvero pesare centinaia di tonnellate. La lentezza dei movimenti ci fa davvero percepire la massa spostata.
Figo.
Ma anche no… perché nel momento stesso in cui percepiamo la massa, ne percepiamo anche l’impossibilità.
Nessuna struttura di quelle dimensioni potrebbe sopportare una torsione simile a (comunque) tale velocità. Non parliamo poi di farsi un volo sul ponte o, peggio ancora, una caduta da 15.000 metri d’altezza.
Per fare reggere certi colpi dovremmo aumentare la struttura a decine di metri quadrati di metallo per la carenatura del robot ma più aumentiamo la carenatura, più aumenta il peso e siamo punto a capo… insomma: è fisicamente impossibile!

Eppure è divertente, intendiamoci, non ci sto remando contro… sto solo descrivendo un fatto.
Gipsy Danger non ha senso come non ce l’ha che Superman possa volare e portare sulle spalle un tir.
Paradossalmente trovo più credibili i movimenti da ballerina di Daitarn perché meno realistico fin dall’inizio.
Un po’ come accetto le volgarità e le assurdità di South Park, molto stilizzato nell’immagine, che in un film mi darebbero molto più fastidio.

Ma, come dicevo, sono questioni di lana caprina.
Sappiamo tutti che un solo pugno di Bud Spencer manderebbe in ospedale gli stessi che combattono per mezzora dopo averlo ricevuto… ma nessuno cerca la fisica e il realismo nei film di Bud Spencer e Terence Hill.
Pacific Rim è un grosso film di Bud Spencer e Terence Hill.
Solo che ha un’atmosfera un po’ diversa…

E invece no!

Perché, come in un videogioco degli anni 80, i russi sono biondi e grossi, i cinesi sono "di più" degli occidentali e gli australiani e gli americani sono la stessa razza che vince con la bandiera e l’aquila tatuate sulla corazza.
Un videogiocone.
Benisismo.
Mi esalta come mi esaltavano i film di Van Damme.

Ritengo poco accettabile però che un mostro clonato abbia un feto in crescita dentro di sé… (orribili deus ex machina) a questo punto preferivo che avesse, guarda caso, un terzo cervello o, semplicemente: il cervello non lo danneggiavamo e andavamo avanti col film e basta (ma poi ci saremmo persi la scena “FONDAMENTALE” dopo i titoli di coda – notare il sarcasmo).

Non accetto la scemata: “Gipsy Danger è analogico!” MAPPERFAVOREEEEE!!!! Cos’è, abbiamo lo Jeager Steampunk?
Maddai… cazzo (scusate: “corbezzoli!”), l’idea del mostro che usa l’onda EMP (impulso eletromagnetico) è fighissima… e, ancora di più, lo è la citazione da film “gonagaiano” del "lo usa un mostro e poi nessun altro nonostante fosse l’arma che ha messo in crisi tutti".
Ma Gipsy Danger Analogico non si può sentire... a prescindere che manco ci sarebbero potuti entrare dentro con la base fotoatomica (cit.) senza corrente (che tutto l' "agganciamento! Pronti al combattimento!" come ce lo fanno?) ma poi cos’è, il reattore nucleare (doppio) lo carichiamo a molla con la chiavetta?
Bastava, chessò, inventarsi una schermatura: “L’onda EMP non può avere danneggiato Gipsy Danger e i macchinari dell’hangar grazie alle schermature d’emergenza del reattore nucleare!”.
Come al solito ci vuole poco.

Quando Gipsy Danger continua a comunicare con la base da oltre la Faglia (o era la Soglia? non mi ricordo più) mi sono davvero cadute le palle (pardon: “gli ammenicoli”).

A quel punto se la tecnologia è in grado di permettere questa comunicazione, mi mandi un drone teleguidato nella Faglia con la bomba e mi eviti tutto l’ambaradan!

Eccheccavolo… sarebbe stato più bello se fossero rimasti in attesa senza contatti e preoccupati fino all’ultimo.
Poi, come mi giustifichi le capsule che rientrano nella nostra dimensione senza la traccia genetica dei Kaiju?
Inoltre mi hai fatto due scatole così sull’idea (ottima): “il contatto mentale è a due direzioni quindi tu sai tutto di loro e loro, che hanno il cervello alveare, sanno tutto di noi!” e poi non me lo usi per nulla?
Avrebbero dovuto sapere i nostri piani… oppure, la mente ad alveare non me la usi E BASTA!
A che cacchio serviva?

Poi, ok, l’ho già detto, sono un rompiballe… ma quando Mako, alla fine, si getta in acqua con tutta l’armatura, ho proprio gridato “mavaffancriceto!”.
Che me la vedevo affondare di brutto.
Ci voleva molto? Tasto di rilascio veloce, gnocca orientale in biancheria intima, si getta in acqua e va dal suo bello.
Tutti molto più contenti… sospensione dell’incredulità: è inverno... ma la biancheria intima ci piace…

Oppure, vabbene, tasto di rilascio veloce, tuta termica tra armatura e pelle ed è tutto credibile.

Che comunque i bei fustacchioni seminudi le fanciulle ce li avevano… perché noi maschi nessun fan service? Come dite? Ci sono i robottoni e i kaiju, il film è tutto un fan service? In parte è vero… ma Go Nagai non sarebbe d’accordo… nel sequel ce le fate le tette a razzo?

Altre due cosette:
possibile che abbiamo la tecnologia per entrare in contatto tra cervelli e ricordi, attraverso un’interfaccia computerizzata alla Tony Stark, e non un computer per leggere questi messaggi? Che lo scienziato si deve friggere il cervello per entrare in contato col cervelletto Kaiju? (che anche lì, la compatiblità tra i due cervelli abituato anche solo a: questo è formattato Mac e questo è formattato Windows e non si leggono a vicenda… mi sembra un po’ poco credibile).
Basta un accenno: “Potrei farlo con un computer ma tarare gli strumenti richiederebbe mesi… abbiamo visto ai tempi dei primi esperimenti di guida degli Jaeger che il cervello umano si adegua automaticamente!”

E poi, quando Jipsy cade dal cielo, fategli anche solo rovinare un po' le gambe.. solo un po'... (cacchio, anche Conan un po' ne risentiva!)

E ultimo: “due cervelli come i dinosauri”? ho capito bene?
Ditemi, per pietà, che è un errore di traduzione…

Comunque.
Che dire?
Idee fighe: (ultimo spoiler)

Il mostrone che vola.
Che cacchio, in quella scena ho avuto un mezzo orgasmo (questo anche per dimostrare che mi so divertire nonostante la poca plausiblità).

Regia dei combattimenti ottima, chiara e comprensibile… l’unico/ultimo che mi aveva convinto così era stato Whedon negli Avenger.

Ok, avrebbe avuto più senso far telecomandare gli Jaeger come dei droni, ma così è molto più figo! In Fondo, Super Robot 28 ci è sempre stato sui co@#ioni.

Cherno Alpha.. è fighissimo… io lo amo.
Onestamente, avete notato?
Cherno Alpha è tecnologia Kirby anni ‘70, Crimson Typhoon è tecnologia Image anni ‘90 (con quelle braccia mi sembrava di vedere Stryker di Silvestri).
Visto che rappresentano il salto generazionale, sono convinto che Del Toro ci abbia pensato.

Mi è piaciuta MOLTO la caratterizzazione di Stacker Pentecost, per una volta un militare non ghettizzato ma con le palle (che, ovviamente, essendo di colore, comunque alla fine deve morire).
Come, d’altronde mi è piaciuto molto la caratterizzazione delle basi militari davvero “militareggianti”.

Amo Ron Perlman, per principio… anche se qui aveva una parte un po’ del cacchio… però mi è piaciuto (in fondo i tamarri ci divertono).

Concludendo.
Divertente e adorabile come atto d’amore.
Accettabile e piacevole nelle ingenuità volute.
Un po’ “mehh…” in quelle evitabili.
Ma comunque un bel film.

Ora: ho preferito “BETA” di Luca Vanzella e Luca Genovese… quella è una trama che funziona!

Se vivessimo in un paese che sa sfruttare le proprie risorse, Cinecittà insorgerebbe, prenderebbe “BETA”, ne farebbe un filmone e lo distribuirebbe nel mondo in risposta a “Pacific Rim”, sbancando i botteghini e facendo il gesto del minollo agli ammeregani (cit. Doc. Manhattan)… ma siamo in Italia e quindi possiamo solo sognare.

Se amate le mazzate, guardate “Pacific Rim”, se amate i Robottoni e/o i Kaiju, guardate Pacific Rim.
Se amate i fisicati, guardatevi “Pacific Rim”.
Se amate la fisica fatevi due risate con “Pacific Rim”, che comunque è divertente ☺


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